Un ammiratore di Dante nel XVIII secolo, Agostino Paradisi il Giovane
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https://doi.org/10.6092/issn.2421-4124/12595Parole chiave:
Agostino Paradisi il Giovane, Dante Alighieri, Saverio Bettinelli, tradizione poetica italiana, Contra l’Autore delle Lettere Pseudo-Virgiliane al Signor Canonico Ritorni (1758)Abstract
Questo scritto si sofferma su un importante estimatore di Dante Alighieri nel XVIII secolo, Agostino Paradisi il Giovane. Nel 1758, quando aveva appena ventidue anni, Paradisi pubblicò un’ispirata ode in difesa della Commedia per porre in risalto la capacità dantesca di parlare magistralmente dei misteri divini, di scrutare in profondità l’anima umana e di tratteggiare immagini memorabili. Paradisi compose il suo poemetto, dal titolo Contra l’Autore delle Lettere Pseudo-Virgiliane al Signor Canonico Ritorni, in reazione all’uscita delle Dieci lettere di Publio Virgilio Marone (1757), pubblicate anonime da Saverio Bettinelli, che in queste epistole criticò la tradizione poetica italiana e soprattutto la Commedia, un’opera che egli accusò di oscurità, stravaganza, deformità e tediosità. Per il resto della sua vita, Paradisi continuò a lodare Dante. Questo articolo termina con il testo integrale dell’ode apologetica scritta da Paradisi.
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