Il concetto di «vero» tra filosofia e poesia nel pensiero moderno: le riflessioni di Gian Vincenzo Gravina e di Giambattista Vico
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2421-4124/14624Parole chiave:
Gian Vincenzo Gravina, Giambattista Vico, vero, verisimile, universale fantasticoAbstract
Il concetto di «vero» accolto dalla filosofia moderna si conforma alla visione cartesiana, la cui impostazione tende ad affermare l’importanza delle discipline matematiche e scientifiche, seguendo un’ottica quantitativa. Gian Vincenzo Gravina e Giambattista Vico mettono in discussione tale concetto e propongono un’idea di «vero» più aderente alla concretezza della realtà, il primo formulando la teoria del «verisimile», il cui apice viene raggiunto nelle Tragedie cinque, il secondo elaborando il concetto di «universale fantastico», che nella Scienza nuova rappresenta il pensiero, il linguaggio e le tappe fondamentali dei primi uomini della storia.
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