Il gusto del sublime in Montesquieu e in Burke

Autori

  • Baldine Saint Girons Università di Paris X-Nanterre

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2421-4124/5312

Parole chiave:

Montesquieu, Burke, Gusto, Estetica, Sublime

Abstract

Pieno d’ammirazione per l’articolo di Montesquieu sul gusto – pubblicato, nel 1757, sull’Encyclopédie – Edmund Burke ne tradusse le parti essenziali nella sua rivista The Annual Register or a View of the History, Politics and Literature. E, nel 1759, premise alla seconda edizione della sua Philosophical Enquiry into the Origin of our Ideas of the Sublime and the Beautiful un’Introduction on Taste che da quell’articolo trasse ispirazione. Pur con indubbie differenze, il percorso intellettuale di questi due grandi pensatori – entrambi appassionati di diritto ed entrambi parlamentari – presenta molte affinità. Riflessioni sui principî e sullo statuto dell’estetica caratterizzano, verso la fine, la carriera di Montesquieu e, verso gl’inizî, la carriera di Burke. Entrambi attribuirono grande importanza all’esperienza del sublime e s’impegnarono a mostrarne il legame con la teoria della conoscenza, con la morale e con la politica. Entrambi vollero competere con i piú grandi ingegni, anche se Burke preferí emulare Longino e si occupò anzitutto di poesia, laddove Montesquieu fu piuttosto l’emulo di Michelangelo e si dedicò all’architettura.

Pubblicato

2015-06-27

Come citare

Saint Girons, B. (2015). Il gusto del sublime in Montesquieu e in Burke. Montesquieu.It, 7(1). https://doi.org/10.6092/issn.2421-4124/5312

Fascicolo

Sezione

Articoli