Da Firenze a Napoli, tra '600 e '700: fortune e sfortune di galileiani e newtoniani
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2421-4124/6669Parole chiave:
galileismo, newtonianesimo, libero pensiero, deismo, crisi della coscienza europea, IlluminismoAbstract
Scopo del presente saggio è quello di ripercorrere, rivisitandoli sotto il profilo storico-critico, gli itinerari della nuova scienza moderna, con particolare attenzione per il nesso galileismo-newtonianesimo. Un nesso già ben presente nella mente dei dotti italiani vissuti tra XVII e XVIII secolo, costretti sovente ad operare in un clima culturale non facile, per via delle restrizioni censorie ed inquisitoriali della società italiana di allora. Né li aiutò la frammentazione politica ed istituzionale degli antichi stati italiani. Eppure, tra echi del deismo spinoziano ed a contatto con i fermenti intellettuali della crisi della coscienza europea di fine Seicento, i filosofi naturali della penisola riuscirono, tra Firenze e Napoli, a salvare l'eredità scientifica di Galileo per consegnarla, tramite la grande sintesi newtoniana, allo spirito di riforma dei Lumi settecenteschi, non senza vari ripensamenti e problematiche difficoltà d'ordine pratico negli spazi accademici.Downloads
Pubblicato
2017-01-25
Come citare
Arecco, D. (2017). Da Firenze a Napoli, tra ’600 e ’700: fortune e sfortune di galileiani e newtoniani. Montesquieu.It, 9(1). https://doi.org/10.6092/issn.2421-4124/6669
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